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mercoledì 26 novembre 2008

Saviano: Uno di Noi


Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro - "Gomorra" - tradotto e letto in tutto il mondo. E' minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese. Un giovane scrittore, colpevole di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, "Repubblica", e di tacere. Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Ma il caso Saviano non è soltanto un problema di polizia. E' un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini. Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008. Appello promosso da Dario Fo, Rita Levi Montalcini, Gunter Grass, Orhan Pamuk, Michail Gorbaciov, Desmond Tutu. Hanno aderito: José Saramago, Elfriede Jelinek, Wislawa Szymborska, Betty Williams, Lech Walesa, Shirin Ebadi, Pérez Esquivel, Renato Dulbecco, Elie Wiesel, John Coetzee, Medici Senza Frontiere
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